"Ne parliamo per 20 minuti e poi decidiamo che io avevo ragione" (Brian Clough)

lunedì 25 gennaio 2016

Guida della palla - provocare l'avversario per aprire linee di passaggio


Molto spesso si sottovaluta l'importanza della guida della palla come strumento tattico e la si considera esclusivamente nella sua componente individuale. Condurre la palla può essere un rischio, specie se la guida viene proposta dai difensori o dai centrocampisti contro una squadra schierata. Prospettiva errata per chi vuole proporre un gioco basato sulla possibilità di andare ad "esplorare" cosa succede dietro le linee di pressione degli avversari. Con la conduzione si inducono gli avversari a fare delle scelte e a muoversi singolarmente o collettivamente in funzione della palla. E' lì che questo fondamentale mostra tutto il suo valore tattico: costringendo l'avversario a decidere, chi è in possesso apre linee di passaggio delle quali approfittare grazie agli smarcamenti dei compagni di squadra per guadagnare metri verso la porta avversaria. Questa è un'esercitazione proposta per cominciare ad abituare i ragazzi a condurre il pallone senza timore contro gli avversari.

Un lavoro di tecnica che può essere utilizzato anche come completamento di un riscaldamento motorio. Partendo sia dagli angoli che dalle posizioni intermedie del lato del quadrato ogni giocatore ha una prospettiva sempre diversa da cui attaccare l’avversario in conduzione di palla (sagoma centrale).

Questo esercizio non rinchiude il giocatore in una posizione prestabilita e rigida tantomeno ne connota un ruolo specifico. Il conduttore di palla può attaccare da centrale o da esterno, in verticale o in diagonale. In partenza ci sono otto postazioni: due giocatori su ciascuna. Lo svolgimento dell’esercizio prevede una conduzione della palla fino alla sagoma e un passaggio ad uno dei compagni che attendono sui cinesini. Si sceglie il punto di partenza. E’ obbligatorio che partano due giocatori in posizioni simmetriche. Si decide a chi spetta la scelta del passaggio, ad esempio ai giocatori che partono dal lato indicato con il numero 1.

Questo accorgimento permette di percepire anche il giusto tempo della giocata: se si è più veloci del compagno a cui spetta decidere si rallenta nella conduzione. Questo perché non sempre la velocità diventa elemento fondamentale per una giocata efficace. Talvolta bisogna anche rallentare il gioco e attendere il tempo giusto della giocata. A seconda della qualità dei giocatori di cui si dispone e della categoria di appartenenza si scelgono misure differenti per i lati del quadrato.